18 Febbraio 2011
Giulio Ferrari e Dom Pérignon incoronati in Giappone come ?Due bollicine planetarie?
Bollicine planetarie: che cosa aggiungere di fronte a un simile giudizio? Niente, conveniamone e non aggiungiamo nulla, se non, ovviamente, il nome delle bollicine che si sono meritate tanto e cioè Dom Pérignon Rosé 2000 e Giulio Ferrari 2000. Il giudizio è stato espresso da grandi esperti nell’esito di una sfida che val la pena di raccontare nei particolari. State, dunque, a sentire.
Succede che, in Giappone, sono state pubblicate in contemporanea dalla casa editrice “The Wine Kingdom” due prestigiose guide di vini, una dedicata all’Italia e l’altra alla Francia, versioni giapponesi rispettivamente della guida dell’Espresso e della Guida sui vini francesi di Michel Bettane e Thierry Desseauve. Per festeggiare questo importante evento, s’è pensato a una sfida tra le etichette più significative dei due paesi, 25 da una parte e dall’altra, insomma 50 vini in tutto, bianchi, rossi, da meditazione e bollicine e come degustatori, sei fuoriclasse del settore tutti giapponesi.
La sfida si è risolta senza vinti né vincitori perché non sono stati dati i voti. Sta di fatto che nella cronaca che porta la firma di uno dei degustatori, Isao Miyajima, “lo scontro forse più bello della giornata” è stato quello tra le bollicine italiane e francesi, ovvero tra, continuiamo a ripetere la cronaca di Miyajima, “il perfetto e sottilissimo Dom Pérignon Rosé 2000, di armonia quasi celeste, e l’altrettanto elegante e delicato Trento Doc Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2000”. Scontata la conclusione: “Due bollicine planetarie”.
Ferrari promuove una cultura del bere responsabile che è parte dell’Arte di Vivere Italiana.
E’ una cultura legata alla ritualità del cibo e alla celebrazione dei momenti di convivialità, dove il consumo è moderato e consapevole.
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