27 Novembre 2012
Il Giulio Ferrari apre la cena dei fuoriclasse per festeggiare i trent?anni delle Soste
E’ un’associazione che più esclusiva non si può, perché, per essere accettati, all’alta cucina bisogna affiancare altrettanta eccellenza nel servizio e nell’ambiente. In poche parole per far parte dell’associazione Le Soste occorre un blasone che pochissimi ristoranti sono in grado di esibire. Tra loro, per dire del livello degli associati, Dal Pescatore, Da Vittorio, l’Enoteca Pinchiorri, Al Sorriso, l’Osteria Francescana, La Pergola e Sadler, attuale presidente. Le Soste sono nate nel 1982, vanno fiere di un simbolo creato da un maestro come Emilio Tadini e quest’anno festeggiano in pompa magna il trentesimo compleanno. Lo hanno fatto ieri sera, 26 novembre, con una cena al Principe di Savoia di Milano nella quale ai fornelli si sono esibiti alcuni degli chef dei ristoranti coinvolti nelle Soste. Una cena, insomma di fuoriclasse, che, a proposito di fuoriclasse, è iniziata con il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2001, proposto per l’occasione in magnum. Nella foto Matteo Lunelli con Enrico Cerea, Andrea Berton e Claudio Sadler.
Ferrari promuove una cultura del bere responsabile che è parte dell’Arte di Vivere Italiana.
E’ una cultura legata alla ritualità del cibo e alla celebrazione dei momenti di convivialità, dove il consumo è moderato e consapevole.
Entra nel sito ferraritrento.com solo se condividi questo approccio e se hai l’età legale per bere alcolici nel tuo paese: ti aspetta un percorso all’insegna dell’eccellenza.